ANNI '90
1994
-
Vengono
commercializzati
negli
Stati
Uniti
i
primi
prodotti
agroalimentari
modificati
geneticamente.
Il
pomodoro
Flavr
Savr
prodotto
dalla
multinazionale
Calgene
è
il
primo
ortaggio
modificato
geneticamente
immesso
sul
mercato.
La
modifica
del
DNA
ha
lo
scopo
di
bloccare
il
processo
di
maturazione
e
decomposizione
del
pomodoro
per
prolungare
la
durata
del
prodotto
dopo
la
raccolta.
L’FDA
dichiara
ufficialmente
che
nei
test
effettuati
non
sono
state
trovate
differenze
fra
i
topi
nutriti
con
pomodori
OGM
e
i
topi
nutriti
con
pomodori
non
OGM,
tenendo
nascosta
un’informazione
molto
importante:
in
alcune
femmine
dei
topi
usati
nei
test
di
laboratorio
effettuati
dalla
Calgene,
le
analisi
istologiche
dello
stomaco
hanno
evidenziato
la
presenza
di
necrosi
nello
stomaco.
Questa
informazione
è
stata
resa
pubblica
solo
nel
1998
quando
negli
Stati
Uniti,
l'Alliance
for
Bio-Integrity
con
una
coalizione
di
scienziati,
leaders
religiosi
e
consumatori,
hanno
fatto
causa
alla
Food
and
Drug
Administration
per
ottenere
test
obbligatori
di
sicurezza
e
l’etichettatura
dei
cibi
geneticamente
modificati.
La
Corte
Federale
ha
obbligato
l'FDA
a
consegnare
all’avvocato
dei
querelanti
le
44.000
pagine
del
suo
archivio
interno
contenenti
informazioni
che
erano
state
tenute
segrete
fino
a
quel
momento.
L'FDA
ha
ammesso
di
aver
operato
sotto
una
direttiva
"per
favorire"
l'industria
biotech
americana
sulla
base
del
presupposto
che
i
cibi
OGM
sono
essenzialmente
uguali
agli
altri.
La
linea
politica
dell’FDA
ha
incontrato
una
forte
resistenza
da
parte
dei
suoi
stessi
scienziati
che,
negli
anni
‘90-’92,
hanno
portato
avanti
quella
che
si
può
definire
la
più
accurata
analisi
fino
ad
ora
attuata
sui
cibi
OGM.
Sulla
base
dei
risultati
di
questa
analisi
essi
hanno
ripetutamente
segnalato
che
la
bioingegneria,
alterando
l’attività
cellulare,
può
condurre
alla
produzione
di
tossine
inaspettate,
allergeni e sostanze cancerogene.
1996
-
L’industria
biotecnologica
riesce
a
convincere
alcuni
dei
governi
più
potenti
del
mondo
che
la
biotecnologia
in
agricoltura
può
portare
benefici
quali
aumento
della
produzione,
maggiori
guadagni
e
un
minor
impiego
di
prodotti
chimici.
Inizia
così
la
coltivazione
dei
semi
OGM
di
soia,
mais,
colza
e
cotone
negli
USA,
in
Canada,
Argentina,
Messico,
Australia
e
Cina,
per
un
totale
di
2,6
milioni
di
ettari.
Le
coltivazioni
transgeniche
si
diffondono
rapidamente.
Nel
1998
nel
mondo
vengono
coltivati
29,6
milioni
di
ettari
di
piante
transgeniche
che
diventano
52,6
milioni
nel
2001.
Soia, mais e colza OGM vengono utilizzati per il consumo umano e animale. Gli oli derivati da ogm, l’amido di mais e la
lecitina di soia vengono utilizzati in moltissimi alimenti lavorati.
1997
-
Le
campagne
pubblicitarie
delle
multinazionali
biotecnologiche
sostengono
che
le
biotecnologie
sono
necessarie
per
poter
sfamare
tutta
la
popolazione
mondiale
che
è
in
continuo
aumento.
La
Monsanto
invia
ai
rappresentanti
dei
paesi
in
via
di
sviluppo
un
manifesto
intitolato
“Lasciate
che
il
raccolto
abbia
inizio”.
In
risposta
al
manifesto
della
Monsanto,
tutti
i
delegati
africani
(eccetto
il
Sud-Africa)
alla
conferenza
FAO
sulle
risorse
genetiche
(giugno1998)
affermano:
“Fermamente
ci
opponiamo
all’uso
dell’immagine
di
fame
e
di
povertà
dei
nostri
paesi
per
spingere
una
tecnologia
che
è
insicura,
dannosa
all’ambiente
e
che
non
reca
alcun
beneficio
economico
ai
nostri
paesi…
Noi
non
crediamo
che
imprese
biotecnologiche
come
la
Monsanto
possano
sostenere
gli
agricoltori
a
produrre
il
cibo
di
cui
necessiteremo
nel
XXI
secolo.
Al
contrario,
ciò
incrementerà
la
distruzione
del
patrimonio
culturale
locale
e
dei
sistemi
per
un’agricoltura
sostenibile che i nostri contadini hanno sviluppato nei millenni e che hanno permesso la nostra sussistenza nel tempo”.
1998
-
Il
Prof.
Arpad
Pusztai,
microbiologo,
ricercatore
del
“Rowett
Research
Institute”
(Scozia)
dichiara
in
un
intervista
rilasciata
alla
Granada
Television
(che
la
manda
in
onda
nel
programma
World
in
Action)
che
i
test
effettuati
su
topi
da
laboratorio
nutriti
con
patate
transgeniche,
da
lui
effettuati,
hanno
evidenziato
un
abbassamento
delle
difese
immunitarie,
alterazioni
nello
sviluppo
degli
organi
vitali
e
la
parziale
atrofia
del
fegato,
sviluppata
in
appena
dieci
giorni
della
nuova
dieta.
Il
Prof.
Pusztai
afferma
nell’intervista
di
essere
preoccupato
per
la
mancanza
di
test
sulla
sicurezza
degli
alimenti
OGM
e
alla
domanda
dell’intervistatore:
“Lei
mangerebbe
le
sue
patate
geneticamente
modificate?",
risponde
negativamente,
osservando
che
è
"molto,
molto
ingiusto
usare
i
nostri
concittadini
come
cavie".
La
trasmissione
dell’intervista
al
prof.
Pusztai
dura
solo
due
minuti
e
mezzo
perché
viene
prontamente
oscurata.
Due
giorni
dopo
questa
intervista
il
Rowett
Institute
rilascia
un
comunicato
stampa
in
cui
dichiara
di
aver
esonerato
il
Prof.
Arpad Pusztai dalle sue mansioni, costringendolo ad andare immediatamente in pensione.
-
In
India,
nello
stato
del
Karnataka,
centinaia
di
contadini
appartenenti
al
KRRS
(associazione
dei
contadini
dello
stato
del
Karnataka)
occupano,
sradicano
e
bruciano
piantagioni
di
cotone
OGM.
La
Monsanto
aveva
regalato
le
sementi
del
cotone
OGM
ai
contadini
che
le
hanno
coltivate
senza
sapere
cosa
fossero.
Questa
azione
di
disobbedienza
civile
non
violenta
è
organizzata
dal
fondatore
del
KRRS,
Prof.M.D.
Nanjundaswamy,
che
l'ha
chiamata
"Operazione
Cremate
Monsanto".
-
Le
multinazionali
chimico-famaceutiche-biotecnologiche,
esercitando
le
più
forti
pressioni
mai
registrate
nella
storia
del
Parlamento
Europeo,
riescono
a
far
approvare
anche
in
Europa
la
legge
che
riconosce
la
brevettabilità
degli
organismi
geneticamente
modificati
(direttiva
europea
98/44),
ma
solo
sei
paesi
la
approvano
a
livello
di
legislazione
nazionale:
Danimarca,
Finlandia,
Irlanda,
Regno
Unito,
Spagna
e
Grecia.
Dall’ottobre
1998
all’aprile
2004
viene
attuata
in
Europa
una
“moratoria
di
fatto”
-
ossia
non
adottata
con
atto
formale,
ma
attraverso
la
sospensione
dell’autorizzazione
di
nuovi
prodotti
transgenici
-
in
applicazione
del
principio
di
precauzione,
finché
non
saranno
definite nuove norme per l’autorizzazione e l’etichettatura di alimenti e mangimi OGM.
1999
-
La
rivista
Nature
pubblica
una
ricerca
sugli
effetti
nocivi
del
polline
del
mais
transgenico
sullo
sviluppo
delle
farfalle
monarca:
dopo
quattro
giorni
di
dieta
transgenica,
il
44%
delle
larve
(di
3-5
giorni)
di
farfalle
Monarca
muore.
Le
sopravvissute perdono l’appetito e si sviluppano poco.
-
Allarme
transgenico
in
Europa.
Viene
distrutta
una
coltivazione
di
mais
OGM
di
400
ettari
in
Svizzera,
poco
prima
della
fioritura.
Nelle
sementi
di
mais
provenienti
da
Stati
Uniti
e
Canada
i
semi
OGM
erano
mescolati
a
sementi
non
OGM.
Negli
Stati
Uniti
è
sempre
più
difficile
tenere
separati
i
semi
OGM
dai
semi
non
OGM;
l’incidente
accaduto
in
Svizzera dimostra che gli scambi commerciali stanno trasferendo il rischio di contaminazione anche in Europa.
-
Una
pubblicazione
dei
dati
relativi
all’utilizzo
del
Glifosato
dimostra
che
il
consumo
di
Roundup,
l’erbicida
a
base
di
glifosato
prodotto
dalla
Monsanto,
è
salito
del
72
%
da
quando
negli
USA
si
coltiva
la
soia
“Roundup
ready”
prodotta
dalla
stessa
Monsanto
che
è
stata
modificata
geneticamente
proprio
per
resistere
a
questo
erbicida.
Questi
dati
dimostrano
che
mais
e
soia
OGM
non
portano
ad
una
diminuzione
dell’utilizzo
di
erbicidi,
come
sostengono
le
multinazionali biotech, bensì ad un incremento.
- Uno studio svedese sottolinea la cancerogenicità dell’erbicida Roundup.
-
La
Deutsche
Bank
consiglia
di
non
investire
capitali
nelle
azioni
delle
multinazionali
che
producono
alimenti
biotecnologici,
Monsanto
e
Novartis
in
primis,
perché
queste
risulterebbero
in
estrema
difficoltà
a
Wall
Strett,
in
quanto
stanno
aumentando
i
problemi
nella
commercializzazione
dei
prodotti
geneticamente
modificati
perché
i
consumatori
rifiutano sempre più questi prodotti.
-
Gli
agricoltori
USA
intentano
causa
alle
multinazionali
biotech,
contro
il
controllo
delle
sementi.
L’iniziativa
è
sostenuta
da J. Rifkin, autore del libro “IL secolo biotech”.
-
Da
una
indagine
effettuata
su
12.000
consumatori
italiani
risulta
che
il
51%
conosce
gli
OGM
correttamente,
il
32%
non ha idee chiare e il 17% ha sbagliato la risposta. L’80% di chi li conosce non li vorrebbe mangiare.
-
Vertice
di
Seattle.
Sindacalisti,
ambientalisti
e
rappresentanti
dei
paesi
poveri
protestano
contro
la
pretesa
da
parte
dell’OMC
(Organizzazione
Mondiale
del
Commercio,
che
difende
gli
interessi
dei
Paesi
produttori
di
OGM)
di
fare
regolamenti nazionali che vietino l’introduzione di OGM.
-
Bubbio
diventa
il
primo
comune
antitransgenico
in
Italia.
L’amministrazione
comunale
dichiara
nella
delibera
di
aver
preso
questa
decisione
per
motivi
etici-morali,
per
le
conseguenze
sulla
salute
dei
cittadini,
per
i
rischi
di
danni
irreversibili all’ecosistema e per l’ulteriore divario che si verrebbe a creare tra Paesi ricchi e quelli in via di sviluppo.
OGM
Associazione SUM
Stati/Popoli Uniti del Mondo